Una notte d’autunno una stella cadente solca il cielo sopra un villaggio inglese e Tristan promette alla ragazza che ama e che vuole sposare di andare a recuperarla per lei.
Ma Tristan non sa che superato il muro che costeggia il suo villaggio si ritroverà nel magico mondo di Ferie, dove troverà streghe, magiche creature, pirati delle nuvole e dove finalmente potrà trovare le sue origini.
E forse anche il suo vero amore…
Il film è ispirato al romanzo omonimo di Neil Gaiman, apprezzatissimo romanziere e fumettista statunitense.
La voce narrante nella versione originale è di Ian McKellen, il Gandalf del Signore degli Anelli.
Fantasy a gogò con tanto umorismo. Questo in sintesi è Stardust. Matthew Vaughn (The Pusher) porta sul grande schermo il capolavoro di Neil Gaiman, e lo fa con un cast stellare (giusto per stare in tema), con un enorme dispendio di risorse e di effetti speciali (curati da due esperti del settore come Stuart Brisdon e Steve Street) ma soprattutto con una iniezione non indifferente di comicità.
Non si ha tempo di riflettere su eventuali “mancanze” e difetti della pellicola perché il ritmo delle gag e delle avventure vissute dai protagonisti è velocissimo.
Vaughn ha il merito di aver inserito un personaggio che nel libro non esiste: il capitano Shakespeare (Robert DeNiro) pirata cacciatore di fulmini, e di aver indovinato per il ruolo della strega Lamia un’ottima Michelle Pfeiffer ( la cui bellezza sembra essersi congelata ai tempi di Batman the Return) .
Ultima considerazione merita la colonna sonora, ad opera di Ilan Eshkeri (The Pusher, Hannibal Lecter - Le origini del male) che in alcuni casi però sembra ricalcare troppo il Signore degli Anelli, perdendo in originalità.
Film Godibile.
voto 7/10