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 Lovecraft

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Elminster
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MessaggioTitolo: Lovecraft   Lovecraft Icon_minitimeDom Dic 02, 2007 4:15 pm

Howard Phillips Lovecraft (Providence, 20 agosto 1890 – Providence, 15 marzo 1937) è stato uno scrittore statunitense del fantastico.
Non molto apprezzato dai critici del suo tempo - che lo ritenevano troppo innovativo non godette mai di buona fama se non dopo la sua morte. È oggi riconosciuto fra i maggiori scrittori di letteratura horror insieme ad Edgar Allan Poe ed è considerato da molti uno dei precursori della fantascienza angloamericana. In particolare S.T. Joshi definisce l'opera di Lovecraft come: «un inclassificabile amalgama di fantasy e fantascienza, e non è sorprendente che abbia influenzato in maniera considerevole lo sviluppo successivo di entrambi i generi».
Il nome di Lovecraft è sinonimo di narrativa dell'orrore; le sue opere, in particolare i Miti di Cthulhu, hanno influenzato autori in tutto il mondo, e si possono riscontrare elementi lovecraftiani in svariati romanzi, film, fumetti e cartoni animati. Ad esempio nel fumetto Batman i folli nemici del protagonista vengono incarcerati nel manicomio Arkham di Gotham City ed il nome Arkham è un'invenzione di Lovecraft. Molti autori contemporanei di narrativa horror e fantastica, come Stephen King, Bentley Little, Joe R. Lansdale, Neil Gaiman per citarne solo alcuni, hanno indicato Lovecraft come una delle loro fonti primarie di ispirazione.
Lo stesso Lovecraft, tuttavia, era relativamente sconosciuto fra i suoi contemporanei. Anche se le sue opere vennero pubblicate su importanti riviste come Weird Tales, ben pochi conoscevano il suo nome, e nulla, all'epoca della sua morte, avrebbe potuto far presagire il notevole successo che avrebbero raggiunto i suoi lavori.
Inoltre, non mancarono giudizi critici molto sfavorevoli. Il celebre Edmund Wilson, che pure ammirava il saggio di Lovecraft Supernatural Horror in Literature, stroncò nel suo Tales of the Marvellous and the Ridiculous il romanzo breve L'ombra venuta dal tempo, commentando: "l'unico vero orrore in molte di queste storie è l'orrore del cattivo gusto e della cattiva arte".
Non di rado, le sue opere furono rifiutate: in particolare, il direttore di Weird Tales Wright respinse inizialmente racconti quali La maschera di Innsmouth e Il richiamo di Cthulhu. I rifiuti irritavano ed amareggiavano Lovecraft, che nel 1932 scrisse in una lettera a Talman:
« Sfortunatamente, non ho l'abilità di architettare ingegnose banalità che soddisfino le esigenze di curatori senza fantasia. »
In particolare, l'insuccesso di Alle montagne della follia - scritto nel 1931 ma pubblicato solo nel 1936 e in forma rimaneggiata - fece considerare a Lovecraft (che era, per natura, alquanto critico nei confronti dei propri lavori) l'idea di abbandonare la professione di scrittore :
« Dopotutto, può darsi che il mio rapporto con la letteratura fantastica debba essere quello del lettore attento, dello spettatore, e non dello scrittore/creatore. Non porterò a termine altri racconti a meno che non siano migliori dei precedenti, e nel frattempo continuerò a sperimentare. »
Lovecraft corrispose regolarmente con altri scrittori suoi contemporanei come Clark Ashton Smith e August Derleth, coi quali strinse una solida amicizia, anche se non li incontrò mai di persona. Questo gruppo di corrispondenti divenne noto come il “Circolo Lovecraft”, poiché tutti loro introdussero nella propria opera, con l'incoraggiamento e la benedizione dello stesso Lovecraft, elementi tratti dai racconti dell'autore di Providence: misteriosi manoscritti dai nomi inquietanti , pantheon di antichi dei alieni come Cthulhu e Azathoth e località fittizie come Arkham e il fiume Miskatonic. Si può affermare che proprio grazie agli sforzi del “Circolo Lovecraft” ed in particolare di August Derleth, il nome e l'opera di Lovecraft non sono stati dimenticati.
Anche dopo la morte di Lovecraft, il "Circolo Lovecraft" continuò la sua opera. Augusth Derleth fu probabilmente il più prolifico tra questi autori, tuttavia il suo contributo è piuttosto controverso; mentre Lovecraft considerava il suo pantheon un semplice accorgimento narrativo, Derleth creò un'intera cosmologia, immaginando una guerra tra i “Grandi Antichi” e gli “Dei Esterni” ed associò tali dei ai tradizionali quattro elementi. Molti fan di Lovecraft hanno disapprovato questa interpretazione, che sembra contraddire quella dello stesso Lovecraft di un Universo senza ordine né finalità, con esseri non propriamente malvagi, ma sostanzialmente disinteressati al destino dell'umanità.
L'opera di Lovecraft è stata divisa in tre categorie da alcuni critici. Anche se Lovecraft non fece mai riferimento a queste categorie scrisse ad una sua corrispondente: "Ci sono i miei racconti a lá Poe e i miei racconti a lá Dunsany ma ahimè, dove sono i miei racconti a lá Lovecraft'?"
Storie Macabre (approssimativamente 1905-1920)
Storie Oniriche (approssimativamente 1920-1927)
Ciclo di Cthulhu (approssimativamente 1925-1935)
Edgar Allan PoeQualche critico fa notare che ci sono ben poche differenze tra le storie oniriche e il Ciclo di Cthulhu, in entrambi infatti sono presenti il Necronomicon e gli stessi "dei". Tuttavia mentre le storie oniriche appartengono al genere fantasy, il Ciclo di Cthulhu è più propriamente appartenente alla fantascienza.
La maggior parte delle opere di Lovecraft sono ispirate dai suoi incubi e forse il continuo e duraturo successo dei suoi racconti si deve proprio a questo collegamento diretto con i simboli dell'inconscio.
L'opera di Edgar Allan Poe influenzò profondamente i primi racconti macabri di Lovecraft e il suo stesso stile, noto per le atmosfere inquietanti e le paure latenti che evoca.
Lord DunsanyLa scoperta da parte di Lovecraft delle opere di Lord Dunsany con la loro schiera di dei viventi in un mondo immaginario lo spinse a cimentarsi in racconti dal contenuto onirico. Un'altra fonte di ispirazione, totalmente diversa dalle precedenti, fu l'importante progresso scientifico che in quegli anni si registrava in campi come la biologia, l'astronomia, la geologia e la fisica, che contribuiva, nella sua visione, a far sentire la razza umana come insignificante e impotente, in balia di un universo meccanico e privo di ogni riferimento spirituale, dando un fondamentale contributo alle idee che più tardi verranno definite col termine cosmicismo e dando ulteriore forza al suo convinto ateismo.
A causa del suo forte attaccamento alle proprie radici e per la necessità, nonostante la relativa giovinezza degli Stati Uniti come nazione, di inserire nella sua opera luoghi che dessero l'impressione di antichità, Lovecraft creò località fittizie all'interno della familiare cornice del New England. Probabilmente fu l'influenza di Arthur Machen, con i suoi efficaci racconti sulla sopravvivenza di un male antico in un'ambientazione moderna e realistica, e la sua convinzione che esistessero misteri nascosti sotto il velo della realtà, che fornì a Lovecraft l'ingrediente finale e diede origine alla parte più matura e originale della sua opera. Nacque così il Ciclo di Cthulhu, col suo pantheon di divinità extra-dimensionali la cui esistenza si può indovinare da antichissimi miti e leggende. Il termine "Miti di Cthulhu" venne coniato dallo scrittore August Derleth, corrispondente di Lovecraft, dopo la sua morte; l'autore di Providence definiva scherzosamente la sua mitologia artificiale "Yog-Sothothery".
Il Necronomicon, come immaginato e realizzato da un fanNei suoi racconti è presente uno dei più ricorrenti accorgimenti letterari dell'horror moderno: lo pseudobiblium Necronomicon, grimorio segreto scritto dall'arabo pazzo Abdul Alhazred. La forza e la popolarità dei Miti hanno portato ad illazioni riguardo ad una presunta ripresa da parte di Lovecraft di miti o credenze occulte pre-esistenti. Negli anni sono state pubblicate svariate false versioni del Necronomicon.
La prosa di Lovecraft è piuttosto antiquata. Spesso impiega varianti ortografiche e termini superati, termini riferibili al lessico esoterico e tentativi di trascrivere il dialetto locale che sono stati però definiti inaccurati e accondiscendenti. Lovecraft inoltre fa largo uso dell'inglese britannico (lui stesso si definiva anglofilo). Molto frequente, nelle sue descrizioni, il ricorso ad aggettivi quali "orribile", "mostruoso", "blasfemo"; nella sua già citata stroncatura di L'ombra venuta dal tempo, Edmund Wilson osserva maliziosamente: "Di sicuro, una delle regole principali per scrivere un efficace racconto dell'orrore è non usare mai nessuna di queste parole -- specialmente se, alla fin fine, si finisce per descrivere un invisibile polipo fischiante." Differente è l'opinione di Stephen King, ammiratore di Lovecraft - che definisce "geniale" quando deve rappresentare il macabro - il quale sostiene nel suo saggio On writing come il principale limite dell'autore di Providence fossero i dialoghi artificiosi che metteva in bocca ai suoi personaggi, e osserva come lo stesso Lovecraft ne fosse probabilmente consapevole, dato che, delle milioni di parole da lui scritte nelle sue opere, meno di cinquemila siano state quelle in forma di discorso diretto.
Prolifico autore epistolare, Lovecraft scrisse centinaia di lettere anche se sul numero preciso non mancano ad oggi vivaci dibattiti. La stima di L. Sprague de Camp - circa centomila lettere - è forse quella più attendibile. Le lettere a volte sono datate duecento anni prima della data in cui vennero scritte, il che le avrebbe fatte risalire al periodo coloniale, prima della Rivoluzione Americana che offendeva l'anglofilia di Lovecraft. Lovecraft stesso spiegò questa bizzarria definendo il XVIII e il XX secolo come "i migliori": il primo un periodo di grande grazia e nobiltà, il secondo un secolo di grande progresso scientifico.
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MessaggioTitolo: Re: Lovecraft   Lovecraft Icon_minitimeDom Dic 02, 2007 4:18 pm

proprio ieri, a siena, ho comprato "Le storie del ciclo di Cthulhu" divise in due libri che ho pagato solo 6 euro l'uno....veramente un ottimo affare. Se vi piace il genere dovete assolutamente procurarvi qualche brano, era veramente bravo.....e allucinante!!!!
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MessaggioTitolo: Re: Lovecraft   Lovecraft Icon_minitimeLun Dic 03, 2007 6:22 pm

più lo leggo e più capisco che Lovecraft aveva una mente estremamente contorta!!!! per ora ho letto pochi racconti....uno più inquitante dell'altro...
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MessaggioTitolo: Re: Lovecraft   Lovecraft Icon_minitime

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